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Cinque domande da rivolgere sempre al tuo farmacista per usare al meglio i farmaci
A quasi tutti capita, prima o poi, di dover prendere una compressa, magari per combattere un sintomo che può apparire banale. Non facciamolo a cuor leggero: il farmaco non è mai un prodotto neutro ed è bene assumerlo con prudenza: un semplice antistaminico preso per combattere i fastidiosi sintomi di un'allergia, ad esempio, può provocare stati di pesante sonnolenza che, se dovessimo metterci in viaggio guidando una macchina, ci esporrebbero a gravi rischi. Bisogna stare attenti soprattutto quando si segue già una terapia con altri farmaci, come spesso accade agli anziani e ai malati cronici: le medicine, come le persone, possono anche non andare d'accordo tra loro e le conseguenze di un'eventuale interazione possono talvolta essere gravi o fatali.
Ecco perché, quando ci rechiamo in farmacia, dobbiamo sempre preoccuparci di rivolgere qualche semplice ma importante domanda al nostro farmacista: lui sarà lieto di rispondere, perché questo è il senso della sua professione, e noi potremo assumere più tranquillamente il nostro farmaco, impiegandolo al meglio e senza rischi. E, magari, risparmiando anche qualcosa.

  • Come, quando e per quanto tempo devo prendere questa medicina?
     
  • Questo farmaco può dare luogo a interazioni pericolose se assunto con altri farmaci o con particolari alimenti?
     
  • Questo farmaco ha effetti collaterali conosciuti? E quali? 
     
  • Come devo conservare questo farmaco? Per quanto tempo è utilizzabile, una volta aperta la confezione?
     
  • Ci sono equivalenti generici che corrispondono a questa specialità medicinale?